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emissione, propagazione, fruizione del suono. Autore: Giovanni Leo

Il suono non esiste senza un mezzo che lo trasformi in una percezione uditiva. L'orecchio umano e gli apparati uditivi animali sono potenti trasduttori naturali che convertono l'energia meccanica in impulsi elettrici, permettendo al cervello di interpretare i suoni.

emissione, propagazione, fruizione del suono. Autore: Giovanni Leo

3 condizioni essenziali

MEZZO

Il suono è una perturbazione, onde che si propagano trasportando energia attraverso un mezzo.

In assenza di atmosfera e in assenza di mezzo non può esistere perturbazione,

non può esserci suono. 

Il suono si propaga in un mezzo materiale (aria, acqua, corpi solidi) ma non nel vuoto.

La velocità del suono varia a seconda delle proprietà del mezzo (elasticità, densità, comprimibilità) e della temperatura (ad esempio, il suono si propaga più velocemente nell'acqua che non nell'aria per la poca comprimibilità dell'acqua).

ACQUA

Nell'acqua il suono si propaga molto più velocemente che nell'aria.

La spiegazione? L’acqua è 10 mila volte meno comprimibile dell’aria.

Nei gas e nei liquidi la trasmissione dell’energia sonora avviene con un’onda elastica che altro non è che una successione di compressioni e rarefazioni del fluido nella direzione di propagazione del suono. 

Immaginiamo di dividere il fluido in tanti strati perpendicolari alla direzione da cui proverrà il suono. Quando il primo strato è colpito dall’onda sonora, ne assorbe l’energia comprimendosi.

Riespandendosi, cede l’energia al successivo che a sua volta l’assorbe comprimendosi e così via. La rapidità con la quale ogni strato si comprime e si riespande e quindi la velocità di trasmissione, dipende proprio dalla comprimibilità: meno lo strato è comprimibile, prima cederà l’energia al successivo. 

Suonare sott'acqua
LEGNO
ARIA

La velocità di propagazione del suono.

Nell'aria, la velocità del suono è di 331 m/s a 0 °C (pari a 191,60 km/h) e di 343,8 m/s (pari a 237,68 km/h) a 20 °C 

ORGANO RILEVATORE

Suono e sensazione uditiva. Il suono? Non esiste! Sì, a meno che non ci sia non un mezzo che trasformi una perturbazione in una percezione uditiva. L'orecchio umano, insieme agli apparati uditivi animali, è un esempio di trasduttore esistente in natura: è in grado di convertire una forma di energia meccanica in impulsi elettrici con una successiva decodifica. L'uomo è riuscito a riprodurre questo preciso sistema di traduzione con i microfoni.

Il nostro orecchio limita la percezione del suono in frequenza (20 -20 KHz) e in dinamica (0 - 120 dB).

Si definiscono invece infrasuoni i suoni caratterizzati da una frequenza inferiore ai 20 Hz ed ultrasuoni quelli con frequenze maggiori di 20000 Hz. Il nostro cervello interpreta i suoni a frequenze basse come gravi mentre i suoni ad alte frequenze come molto acuti (altezza del suono).

MICROFONI

Il microfono è un trasduttore elettro-acustico in grado di convertire le onde di pressione sonora in segnali elettrici. 

APPARATI UDITIVI ANIMALI
ORECCHIO UMANO

SORGENTE SONORA

Sorgente o sistema oscillante: un corpo che vibrando produce oscillazioni, cioè crea delle zone di compressione e rarefazione delle particelle dell’aria (o altro mezzo) che si propagano in senso longitudinale (onda).

Il moto relativo delle particelle va nella stessa direzione della propagazione dell'onda.

rumori vari
SUONI DELLA NATURA
STRUMENTI
VOCE

EMISSIONE, PROPAGAZIONE, FRUIZIONE DEL SUONO. autore: Giovanni Leo