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door Gaia Di Prima 4 jaren geleden

1819

VAN GOGH

Uno dei dipinti più celebri di Vincent van Gogh, "Notte Stellata", creato nel 1889 e custodito al Museum of Modern Art di New York, si distingue per la sua composizione semplice ma affascinante.

VAN GOGH

TECNICHE PITTORICHE:

Notte Stellata è uno dei dipinti più famosi di Vincent van Gogh, realizzato nel 1889 e conservato al Museum of Modern Art di New York. La composizione del quadro è semplice: il cielo notturno occupa circa due terzi dello spazio della tela, mentre il terzo rimanente è occupato dal borgo e dalle colline ad esso retrostanti. Vi è un forte contrasto tra il caos del cielo e il tranquillo ordine del villaggio. Il cipresso a sinistra crea un fiammeggiante collegamento tra terra e cielo. Dal punto di vista della tecnica egli usa colori puri, violenti, contrastanti tra loro, privi di gradazioni sfumate e passaggi tonali. Scie vorticose dilatano astri giganteschi e si inseguono entro cieli dal blu intenso; la notte stellata di van Gogh è schiarita da bagliori argentei che sembrano tratteggiare le segrete geometrie dell’universo. Una magica energia sospinge il movimento delle stelle. I colori chiari sono rafforzati dall’accostamento di pennellate che vanno dall’azzurro al violetto, al blu più intenso. Con tratti precisi di color giallo, arancio e bianco, van Gogh rende l’intensa luminosità di questo notturno. Le pennellate seguono con insistenza i contorni delle figure, dilatandoli a dismisura.

VAN GOGH

NOTTE STELLATA:

NOTTE STELLATA

Le tecniche pittoriche utilizzate dal pittore erano diverse: risaltava le forme delineandole con contorni scuri e ondulati, pennellava lo sfondo a strati di colore chiaro per risaltare il soggetto scuro, punteggiava con brevi pennellate e spremeva il colore dal tubetto direttamente sulla tela. Inoltre, in un certo punto della sua vita grazie all'influsso dell'impressionismo, i colori si schiariscono e i soggetti cambiano. Dal 1889 le pennellate più corpose resero i soggetti vivi e palpitanti, come accade in Vaso con Iris.

Van Gogh Si legò d’amicizia con il pittore olandese Anthon van Rappard e studiò prospettiva e anatomia, impegnandosi in disegni che ritraevano soprattutto umili lavoratori della terra e delle miniere: non a caso i suoi pittori di riferimento erano Millet e Daumier. Egli grazie all'arte voleva riscattare l'insoddisfazione che lacerava il suo animo. Nel periodo parigino osserva la tecnica dei post impressionisti che si basava sulla separazione dei colori, questo verrà sintetizzato automaticamente dagli occhi. Anche la pennellata diventerà serpentinata e sarà considerato il precussore del movimento espressionista.

SVOLTA ARTSTICA:

L'autoritratto è un dipinto a olio su tela (65x54 cm) realizzato nel 1889 dal pittore Vincent van Gogh. È conservato nel Museo d'Orsay di Parigi. Per Van Gogh l’autoritratto era uno di soggetti preferiti in quanto attraverso l’ Autoritratto Van Gogh cercava di conoscere e rappresentare se stesso e nello stesso tempo forse di lasciare un’immagine di sé e della sua anima, che durasse oltre la vita. Inquadrato di busto, l'artista si presenta in giacca e non con il solito camiciotto da lavoro. L'attenzione è concentrata tutta sul viso. I suoi lineamenti sono duri ed emaciati, il suo sguardo, cerchiato di verde, sembra intransigente ed ansioso. La tinta dominante, verde assenzio e turchese chiaro trova il proprio contrappunto nel suo colore complementare, l'arancio fuoco della barba e dei capelli. All'immobilità del modello si contrappone l'andamento ondulante della capigliatura e della barba che trova una vasta risonanza negli effetti allucinatori prodotti dagli arabeschi sullo sfondo.

AUTORITRATTO

Vincent Van Gogh nacque il 30 marzo 1853 a Groot Zundert ed ebbe, a causa della sua estrema sensibilità di artista, una vita molto tormentata. Figlio di un pastore protestante, mentre ancora vive a Zundert, Vincent esegue i suoi primi disegni. Inizia invece le scuole a Zevenbergen. Impara il Francese, l'Inglese, il Tedesco e per la prima volta inizia a dipingere. Nel maggio del 1875 viene definitivamente trasferito a Parigi. Il trasferimento nella città francese, dove già risiede il fratello Theo, segna l'inizio del periodo francese. Durante il soggiorno parigino Vincent Van Gogh scopre la pittura impressionista e approfondisce l'interesse per l'arte e le stampe giapponesi. Conosce molti pittori tra cui Toulouse Lautrec e Paul Gauguin che apprezza particolarmente.Dopo una serie incredibile di alti e bassi, sia fisici che emotivi e mentali, e dopo aver prodotto con incredibile energia una serie sconvolgente di capolavori, Vincent Van Gogh muore nelle prime ore del 29 luglio 1890, sparandosi in un campo nei pressi di Auverse. Il funerale ha luogo il giorno dopo, e la sua bara è ricoperta di dozzine di girasoli, i fiori che amava così tanto.

VITA

bsda