Categorieën: Alle - cloud - didattica - famiglia - sicurezza

door Nicola Giacalone 6 jaren geleden

176

BYOD - neoassunti

L'implementazione del modello BYOD nelle scuole richiede una serie di infrastrutture e misure per garantire un utilizzo efficace e sicuro dei dispositivi personali degli studenti. Essenziale è assicurare una buona connettività e predisporre gli studenti a una gestione responsabile dei dispositivi, con il coinvolgimento delle famiglie attraverso informative specifiche.

BYOD - neoassunti

L'infrastruttura

reti digitali

reti digitali a scuola

Il BYOD a scuola: access point e abilitazione dei dispositivi mobili

ESERCITAZIONE PRATICA

POSSIBILI GUASTI

DISPOSITIVO CHE NON RISPONDE AI COMANDI
Effettuare un ripristino totale attraverso combinazione di tasti accensione e volume +
effettuare un hard reset

via interfaccia android

effettuare un wipe
APP CHE VANO IN CRASH
controllare eventuali problemi di compatibilità sulla rete
disinstallare e reinstallare
canellare i dati
svuotare la cash
DISCONNESSIONE DALLA RETE
app di riparazione. Es. wifi fix potrebbero essere necessari diritti di root
verificare stato router
verificare le impostazioni avanzate
controllare la connessione

CONNESSIONI

A SCHERMI, MONITOR O VIDEOPROIETTORI
Cavi
chromecast all share cast dongle
TRA DISPOSITIVI
Tethering

Tutti questi metodi di condivisione dati sono disponibili dal menù Impostazioni > Wireless e reti / Altro > Tethering/Hotspot portatile. In base alla marca del vostro telefono potrebbe essere sotto menù differenti.

Il tethering può essere Wi-Fi, Bluetooth o USB. Nel primo caso lo smartphone fungerà da Access Point e creerà a sua volta una rete Wi-Fi a cui dovremo connettere il nostro altro dispositivo. Il vantaggio è la semplicità di configurazione, il funzionamento universale e il fatto che si possano connettere più dispositivi in contemporanea. Lo svantaggio maggiore però è l’alto consumo energetico a cui verrà sottoposto lo smartphone. Se possibile è quindi consigliato tenere in carica lo smartphone durante il tethering Wi-Fi. E’ possibile (e consigliato) creare una protezione con password per accedere alla rete realizzata dallo smartphone.

Il tethering è una funzionalità introdotta in Android 2.2 e presente in qualsiasi dispositivo Android abbia una connessione 3G. Si tratta della possibilità di condividere questa connessione con altri dispositivi (smartphone, tablet o PC che siano). Il telefono in questo caso si propone come gateway fra la rete esterna e il dispositivo che si connetterà. In pratica questo dispositivo non sarà connesso direttamente alla rete del nostro operatore, ma ad una rete creata ad hoc dal nostro terminale.

PRIMO ACCESSO

CONNESSIONE AD UNA RETE WIFI

A proposito di sicurezza

MDM

Mobile device management

Vantaggi e svantaggi
Criticità

Gestione malfunzionamenti e guasti dei device chi deve effettuare la manutenzione

Rischi legati alla privacy e alla sicurezza aziendale (i dispositivi non di proprietà possono sfuggire al controllo): possibili fughe di dati e perdita di informazioni furto o perdita dei dispositivi alunni che non frequentano più l’istituto possibili punti di ingresso alla rete scolastica da utenti non autorizzati

Svantaggi

resistenza da parte dei genitori a consegnare computer e tablet ai propri figli, senza poter esercitare un controllo diretto

resistenza da parte dei docenti ad applicare il modello per la percezione dell’aumentata responsabilità rispetto alla gestione di dispositivi;

Vantaggi

Aumenta il senso di responsabilità degli studenti.

Si accelerano i processi di innovazione didattica.

Permette a tutti gli studenti di poter utilizzare i dispositivi digitali poiché le dotazioni della scuola, raramente disponibili 1:1, saranno a disposizione di chi non può portare il proprio device

Si supera la scarsità di dotazione tecnologica di alcune scuole, molto spesso motivo che rallenta l’innovazione didattica.

Un software MDM dovrebbe avere le seguente caratteristiche:
Revocare i diritti di accesso e rimuovere i dati aziendali (scolastici)
Gestire i dispositivi;
Gestire le applicazioni;
Separare i dati della scuola da quelli personali;
Eventuale supporto per i sistemi operativi desktop
Supportare diversi sistemi operativi (Android, iOS, Windows Phone);
Multipiattaforma;

Regolamenti interni

BYOD

DEVICE - DISPOSITIVO

YOUR OWN - IL TUO

BRING - PORTA

Come attuare il modello "Bring your own device" a scuola

Ma cosa serve davvero per poter “fare byod” a scuola?
formare al cambiamento didattico e alla novità dell’ambiente integrato digitale i docenti con opportune e dedicate proposte

ANIMATORI DIGITALI TEAM DIGITALE

predisporre gli alunni ad una gestione responsabile dei dispositivi in classe e fuori dalla classe, con il coinvolgimento delle famiglie per l’utilizzo dei dispositivi personali e le attività in digitale attraverso informative specifiche

Sicurezza e uso dei device (smartphone e tablet) in classe ossia uso non consentito degli stessi

il MIUR, in collaborazione con AGID (agenzia Italia digitale) e il Garante per la Privacy, svilupperà apposite linee guida in aggiornamento delle attuali disposizioni

ambienti cloud per poter lavorare e condividere materiale didattico possibilmente amministrati dall’istituto (google education, moodle ecc)
navigazione protetta e con autenticazione degli utenti

sarà necessario disporre di controller hardware e software

buona connettività
Cosa ci propone il PNSD
Azione #6

“La scuola digitale, in collaborazione con le famiglie e gli enti locali, deve aprirsi al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato”

Il “deve aprirsi” indica una necessità e non una possibilità.

Ogni classe di un istituto può avere una base essenziale di dispositivi da integrare con i dispositivi degli alunni. Non importa il rapporto 1 a 1, si può lavorare per piccoli gruppi e utilizzare i dispositivi in base alle necessità didattiche e non viceversa.

Raccogliere l’eredità delle “vecchie” classi 2.0 e trasformarle in ambienti per la didattica digitale integrata. In realtà sarebbe meglio riferirsi al "concetto" delle classi 2.0 visto che di fatto sono state veramente poche quelle che si sono realizzate proprio a causa dei limiti strutturali.