da federica sargolini mancano 10 anni
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Nato in Olanda ma da genitori ebraici fuggiti dal Portogallo per le persecuzioni religiose, Spinoza fu educato nella comunità ebraica di Amsterdam, ma dovette abbandonare gli studi per ragioni economiche. Nello stesso anno della scomunica a ventiquattr’anni, Spinoza fu costretto a lasciare la casa del padre e dovette lasciare anche Amsterdam. Si stabilì in un villaggio presso Leida. Raccontava di aver persino subito un tentativo di assassinio una notte, mentre tornava a casa e a riprova mostrava un mantello con il foro del pugnale. Si stabilì infine all’Aia, dove visse sino alla sua morte mantenendosi con il suo lavoro di tornitore di lenti. Aveva una piccola pensione dallo Stato e una rendita lasciatagli da un amico. Respinse altre offerte di aiuto economico e rifiutò la cattedra che gli era stata proposta a Heidelberg, per non rinunciare alla sua libertà di pensiero. Dopo la morte del padre infatti, le sorelle cercarono di estrometterlo dalla eredità. Spinoza volle che i suoi diritti fossero rispettati e fece causa. Sebbene avesse vinto rinunciò a tutte le sue pretese e volle per sé semplicemente un letto con il baldacchino.
NO atarassia, ma affetti attivi (l'uomo non può non desiderare, ma i risultati sono diversi se ha idee adeguate o se non le ha)
"È certamente stolto pretendere da altri ciò che nessuno può ottenere da se stesso, di essere attento, appunto, più agli altri che a sé, di non essere avaro, né invidioso, né ambizioso ecc., soprattutto per chi sia ogni giorno esposto alle fortissime spinte di tutte le passioni."
non siamo liberi di volere e temere quel che vogliamo e temiamo (così come un triangolo non è libero di avere tre lati oppure no) LA NOSTRA VOLONTA' E' SOTTOPOSTA AL MECCANISMO CAUSALE UNIVERSALE
NO riflessioni che generano colpa e provocano tristezza (no colpa ma sana emulazione) Gli uomini sono per lo più schiavi di conoscenze inadeguate, che li portano a immaginare un gran numero di cose senza conoscerle affatto
"Gli uomini sono ben lungi dal poter essere facilmente guidati dalla ragione; ciascuno è sospinto dai suoi personali impulsi al piacere e gli animi spessissimo sono a tal punto dominati dall'invidia, dalla collera che nessun posto resta per la capacità di riflettere e giudicare".
gli stati emotivi belli -gioia, amore, allegria etc.- indicano un aumento di potenza dell' organismo; i loro contrari -dolore, odio, melanconìa etc.- indicano una diminuzione di potenza. Ma lo stato di potenza e felicità é ostacolato dall'azione disturbatrice della mente, che ha su di noi un potere enorme
es. - a volte immagini che una persona ce l' abbia con te e ti poni in modo aggressivo; se reagisce tu pensi 'avevo ragione, ce l'ha con me...' - commettere sbagli nella vita fa soffrire, ma chi soffre commette più sbagli
l'uomo è mosso dal desiderio, che nasce dall'istinto di autoconservazione
stato di natura = Hobbes: il diritto di ognuno è commisurato alla forza che può esercitare sugli altri. Stato: accordo a rispettare una regola comune di vita
gli individui, però, non perdono la propria potenza naturale (Hobbes), ma la pongono sotto il vincolo di una ragione comune
modello di stato repubblicano finalizzato alla LIBERTA' (stato tirannico emana leggi che è quasi impossibile rispettare, ad es. la limitazione della libertà di pensiero)
"L'uomo mantiene la possibilità di essere libero qualunque sia il tipo di comunità politica in cui vive, in quanto egli è libero nella misura in cui si fa guidare dalla ragione"
TOLLERANZA RELIGIOSA Nessuno ha il diritto di vietare la libera ricerca filosofica (ricerca della verità) in nome di qualche verità rivelata (riguarda pietà e obbedienza)
Stato: strumento razionale per la salvezza morale dell'uomo, tramite obbedienza. - Massa: si sottomette per timore dei castighi - Sapiente: perchè comprende la ragione della sottomissione (libero)
visione immediata delle cose nella loro essenza sub specie aeternitatis = nel loro vero aspetto, come realtà fissa ed eterna (vertice del processo di liberazione dalla schiavitù del senso, beatitudine)
amor Dei intelectualis: "l'amore intellettuale della mente verso Dio è una parte dell'amore con cui Dio ama se stesso" Dio ama se stesso conferendo vita e pensiero a tutti gli esseri
mediante le idee adeguate la mente si svincola dalla dipendenza dal senso
"Certamente felice sarebbe la nostra età, se potessimo vedere la religione stessa libera anche da ogni superstizione."
moltitudine ignorante, prigioniera di una visione immaginativa (es. miracoli) e dedita all'obbedienza
tra mente e corpo: PARALLELISMO (perchè pensiero ed estensione sono attributi di un'unica sostanza) "l'ordine e la connessione delle idee è uguale all'ordine e alla connessione delle cose" A ogni evento mentale corrisponde un evento materiale UNITA' PSICO-FISICA
LIBERA NECESSITAS La produzione da Dio è necessaria quanto agli effetti, ma è anche libera nel suo principio
liberarsi dai propri condizionamenti significa avere via via una conoscenza sempre più adeguata della necessità del determinismo fisico. Adeguare il punto di vista soggettivo a quello oggettivo
Massimo Cacciari: la necessità della libertà
- attributi: infiniti (senza limitazioni) "nel proprio genere" (non è mai identico ad un altro attributo) - sostanza: assolutamente infinita (non possono esistere due infinti, perchè l'uno delimiterebbe l'altro)
UNICA SOSTANZA: DIO (Per Cartesio?)
NO accezione personalistica e provvidenziale
"Gli uomini non si creano, ma soltanto si generano, e i loro corpi esistono già in precedenza, sia pure sotto altra forma"
NO creazione dal nulla; Dio è causa immanente e non trascendente DEUS SIVE NATURA Dio/mondo: causa transitiva (no esistenza autonoma)
"Io ho di Dio e della Natura un'opinione ben diversa da quella che i cristiani moderni sembrano professare"
"Temo l'odio dei teologi, perché sostengo in quest'opera che Dio coincide con la natura, e attribuisco a Dio cose che nella tradizione filosofica sono state sempre considerate effetti o creature, mentre io, ritengo che queste cose appartengano alla stessa natura di Dio"
DIO = MONDO Deus sive natura Panteismo: il mondo discende necessariamente dalla natura di Dio (non esistono cause finali e scopi liberamente posti dall'uomo o da Dio)
Però S. respinge le accuse di panteismo per questi motivi: Natura naturans/natura naturata mondo: natura identica a Dio Dio: non è identico alla natura (perchè infinito) (Per Bruno che rapporto c'è tra Dio e mondo?)
"Dopo che l'esperienza mi ebbe insegnato che tutto ciò che accade nella vita comune è vano e futile, e vedendo che tutto ciò che era per me causa e oggetto di timore non aveva in sé nulla né di bene né di male, se non in quanto l'animo ne fosse turbato, decisi finalmente di indagare se si desse qualcosa che fosse un bene vero e partecipabile, dal quale soltanto, respinti tutti gli altri beni, l'animo fosse affetto; soprattutto se si desse qualche bene che, trovato e acquisito, godessi in eterno di una continua e somma letizia."
Bodei: Spinoza, un filosofo maledetto (quali sono i motivi di scandalo del pensiero di Spinoza?)
Spinoza, Il testo della scomunica
Il testo della scomunica di Spinoza
“Con il giudizio degli angeli e la sentenza dei santi, noi dichiariamo Baruch de Spinoza scomunicato, esecrato, maledetto ed espulso, con l'assenso di tutta la sacra comunità [...]. Sia maledetto di giorno e maledetto di notte; sia maledetto quando si corica e maledetto quando si alza; maledetto nell'uscire e maledetto nell'entrare. Possa il Signore mai piú perdonarlo; possano l'ira e la collera del Signore ardere, d'ora innanzi, quest'uomo, far pesare su di lui tutte le maledizioni scritte nel Libro della Legge, e cancellare il suo nome dal cielo; possa il Signore separarlo, per la sua malvagità, da tutte le tribú d'Israele, opprimerlo con tutte le maledizioni del cielo contenute nel Libro della Legge [...]. Siete tutti ammoniti, che d'ora innanzi nessuno deve parlare con lui a voce, né comunicare con lui per iscritto; che nessuno deve prestargli servizio, né dormire sotto il suo stesso tetto, nessuno avvicinarsi a lui oltre i quattro cubiti [circa due metri], e nessuno leggere alcunché dettato da lui o scritto di suo pugno”.