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da federica sargolini mancano 10 anni

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Spinoza

Spinoza

J.L. Borges: Spinoza Le traslucide mani dell’ebreo sfaccettano nella penombra i cristalli e la sera che muore è paura e freddo. (Le sere alle sere sono uguali). Le mani e lo spazio di giacinto che impallidisce sul confine del Ghetto quasi non esistono per l’uomo quieto che sta sognando un chiaro labirinto. Non lo turba la fama, quel riflesso di sogni nel sogno di un altro specchio, né il timoroso amore delle fanciulle. Libero dalla metafora e dal mito sfaccetta un arduo cristallo: l’infinita Mappa di Colui che è tutte le Sue stelle.

Baruch Spinoza (1632-1677)

Nato in Olanda ma da genitori ebraici fuggiti dal Portogallo per le persecuzioni religiose, Spinoza fu educato nella comunità ebraica di Amsterdam, ma dovette abbandonare gli studi per ragioni economiche. Nello stesso anno della scomunica a ventiquattr’anni, Spinoza fu costretto a lasciare la casa del padre e dovette lasciare anche Amsterdam. Si stabilì in un villaggio presso Leida. Raccontava di aver persino subito un tentativo di assassinio una notte, mentre tornava a casa e a riprova mostrava un mantello con il foro del pugnale. Si stabilì infine all’Aia, dove visse sino alla sua morte mantenendosi con il suo lavoro di tornitore di lenti. Aveva una piccola pensione dallo Stato e una rendita lasciatagli da un amico. Respinse altre offerte di aiuto economico e rifiutò la cattedra che gli era stata proposta a Heidelberg, per non rinunciare alla sua libertà di pensiero. Dopo la morte del padre infatti, le sorelle cercarono di estrometterlo dalla eredità. Spinoza volle che i suoi diritti fossero rispettati e fece causa. Sebbene avesse vinto rinunciò a tutte le sue pretese e volle per sé semplicemente un letto con il baldacchino.

La morale

comprendere gli AFFETTI (passioni). Non sono elementi perturbatori, ma fattori necessari dell'agire --> vanno compresi, non giudicati. Sedulo curavi humanas actiones non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere (ho assiduamente cercato di imparare a non ridere delle azioni degli uomini, a non piangerne, a non odiarle, ma a comprenderle)
Per ogni emozione descrive le cause tipiche (che NON sono in nostro potere) e la sua meccanica, come nasce, si sviluppa e si combina con le altre dipingendo la variopinta tavolozza degli stati d' animo. Spinoza chiama 'servitù' la mente travagliata da passioni oscure e confuse. L' Etica è una guida alla liberazione dalla servitù.
MECCANISMO PASSIONALE//MECCANISMO MENTALE: si procede dal confuso al distinto (se il sogg. è consapevole delle passioni, favoriscono la vita morale) (chi aveva collegato l'intelletto con l'etica prima di lui?)

NO atarassia, ma affetti attivi (l'uomo non può non desiderare, ma i risultati sono diversi se ha idee adeguate o se non le ha)

"È certamente stolto pretendere da altri ciò che nessuno può ottenere da se stesso, di essere attento, appunto, più agli altri che a sé, di non essere avaro, né invidioso, né ambizioso ecc., soprattutto per chi sia ogni giorno esposto alle fortissime spinte di tutte le passioni."

non siamo liberi di volere e temere quel che vogliamo e temiamo (così come un triangolo non è libero di avere tre lati oppure no) LA NOSTRA VOLONTA' E' SOTTOPOSTA AL MECCANISMO CAUSALE UNIVERSALE

NO riflessioni che generano colpa e provocano tristezza (no colpa ma sana emulazione) Gli uomini sono per lo più schiavi di conoscenze inadeguate, che li portano a immaginare un gran numero di cose senza conoscerle affatto

"Gli uomini sono ben lungi dal poter essere facilmente guidati dalla ragione; ciascuno è sospinto dai suoi personali impulsi al piacere e gli animi spessissimo sono a tal punto dominati dall'invidia, dalla collera che nessun posto resta per la capacità di riflettere e giudicare".

gli stati emotivi belli -gioia, amore, allegria etc.- indicano un aumento di potenza dell' organismo; i loro contrari -dolore, odio, melanconìa etc.- indicano una diminuzione di potenza. Ma lo stato di potenza e felicità é ostacolato dall'azione disturbatrice della mente, che ha su di noi un potere enorme

es. - a volte immagini che una persona ce l' abbia con te e ti poni in modo aggressivo; se reagisce tu pensi 'avevo ragione, ce l'ha con me...' - commettere sbagli nella vita fa soffrire, ma chi soffre commette più sbagli

BENE e MALE: no assoluti, ma relativi alla valutazione affettiva che se ne dà

l'uomo è mosso dal desiderio, che nasce dall'istinto di autoconservazione

La teologia politica

Trattato teologico-politico
argomenti politici: concezione dello Stato

stato di natura = Hobbes: il diritto di ognuno è commisurato alla forza che può esercitare sugli altri. Stato: accordo a rispettare una regola comune di vita

gli individui, però, non perdono la propria potenza naturale (Hobbes), ma la pongono sotto il vincolo di una ragione comune

modello di stato repubblicano finalizzato alla LIBERTA' (stato tirannico emana leggi che è quasi impossibile rispettare, ad es. la limitazione della libertà di pensiero)

"L'uomo mantiene la possibilità di essere libero qualunque sia il tipo di comunità politica in cui vive, in quanto egli è libero nella misura in cui si fa guidare dalla ragione"

TOLLERANZA RELIGIOSA Nessuno ha il diritto di vietare la libera ricerca filosofica (ricerca della verità) in nome di qualche verità rivelata (riguarda pietà e obbedienza)

Stato: strumento razionale per la salvezza morale dell'uomo, tramite obbedienza. - Massa: si sottomette per timore dei castighi - Sapiente: perchè comprende la ragione della sottomissione (libero)

argomenti teologici: le Scritture devono essere interpretate non in modo dogmatico, ma applicando le regole della filologia

La religione e l'amor Dei intelectualis

tre gradi di conoscenza
scienza intuitiva

visione immediata delle cose nella loro essenza sub specie aeternitatis = nel loro vero aspetto, come realtà fissa ed eterna (vertice del processo di liberazione dalla schiavitù del senso, beatitudine)

amor Dei intelectualis: "l'amore intellettuale della mente verso Dio è una parte dell'amore con cui Dio ama se stesso" Dio ama se stesso conferendo vita e pensiero a tutti gli esseri

ragione discorsiva

mediante le idee adeguate la mente si svincola dalla dipendenza dal senso

immaginazione

"Certamente felice sarebbe la nostra età, se potessimo vedere la religione stessa libera anche da ogni superstizione."

moltitudine ignorante, prigioniera di una visione immaginativa (es. miracoli) e dedita all'obbedienza

Da Dio all'uomo

UOMO: l'essenza non implica necessariamente l'esistenza L'esistenza dell'uomo è qualcosa di contingente
single menti: modi finiti dell'attributo pensiero singoli corpi: modi finiti dell'attributo estensione

tra mente e corpo: PARALLELISMO (perchè pensiero ed estensione sono attributi di un'unica sostanza) "l'ordine e la connessione delle idee è uguale all'ordine e alla connessione delle cose" A ogni evento mentale corrisponde un evento materiale UNITA' PSICO-FISICA

LIBERA NECESSITAS La produzione da Dio è necessaria quanto agli effetti, ma è anche libera nel suo principio

liberarsi dai propri condizionamenti significa avere via via una conoscenza sempre più adeguata della necessità del determinismo fisico. Adeguare il punto di vista soggettivo a quello oggettivo

Massimo Cacciari: la necessità della libertà

Dio e mondo

Ethica ordine geometrico demonstrata Dio è l'essere perfettissimo la cui essenza implica l'esistenza (Chi ha dato definizioni simili di Dio?)
SOSTANZA: ciò che è in sè ed è concepito per sè (causa sui) ATTRIBUTI: ciò che l'intelletto percepisce di una sostanza come costituente la sua essenza (estensione e pensiero, unici aspetti percepiti dall'intelletto) MODI: affezioni della sostanza (singoli corpi)

- attributi: infiniti (senza limitazioni) "nel proprio genere" (non è mai identico ad un altro attributo) - sostanza: assolutamente infinita (non possono esistere due infinti, perchè l'uno delimiterebbe l'altro)

UNICA SOSTANZA: DIO (Per Cartesio?)

NO accezione personalistica e provvidenziale

"Gli uomini non si creano, ma soltanto si generano, e i loro corpi esistono già in precedenza, sia pure sotto altra forma"

NO creazione dal nulla; Dio è causa immanente e non trascendente DEUS SIVE NATURA Dio/mondo: causa transitiva (no esistenza autonoma)

"Io ho di Dio e della Natura un'opinione ben diversa da quella che i cristiani moderni sembrano professare"

"Temo l'odio dei teologi, perché sostengo in quest'opera che Dio coincide con la natura, e attribuisco a Dio cose che nella tradizione filosofica sono state sempre considerate effetti o creature, mentre io, ritengo che queste cose appartengano alla stessa natura di Dio"

DIO = MONDO Deus sive natura Panteismo: il mondo discende necessariamente dalla natura di Dio (non esistono cause finali e scopi liberamente posti dall'uomo o da Dio)

Però S. respinge le accuse di panteismo per questi motivi: Natura naturans/natura naturata mondo: natura identica a Dio Dio: non è identico alla natura (perchè infinito) (Per Bruno che rapporto c'è tra Dio e mondo?)

Alla ricerca del sommo bene

scopo della vita filosofica è la ricerca del sommo bene e della FELICITA'. Esso non coincide con i fini molteplici della volontà. Propose la sua stessa filosofia come un modo per “attraversare la vita non con paura e pianto, ma in serenità, letizia e ilarità“.

"Dopo che l'esperienza mi ebbe insegnato che tutto ciò che accade nella vita comune è vano e futile, e vedendo che tutto ciò che era per me causa e oggetto di timore non aveva in sé nulla né di bene né di male, se non in quanto l'animo ne fosse turbato, decisi finalmente di indagare se si desse qualcosa che fosse un bene vero e partecipabile, dal quale soltanto, respinti tutti gli altri beni, l'animo fosse affetto; soprattutto se si desse qualche bene che, trovato e acquisito, godessi in eterno di una continua e somma letizia."

Trattato sull'emendazione dell'intelletto per raggiungere il sommo bene bisogna correggere gli errori in cui cade l'intelletto

Bodei: Spinoza, un filosofo maledetto (quali sono i motivi di scandalo del pensiero di Spinoza?)

Spinoza, Il testo della scomunica

Il testo della scomunica di Spinoza

“Con il giudizio degli angeli e la sentenza dei santi, noi dichiariamo Baruch de Spinoza scomunicato, esecrato, maledetto ed espulso, con l'assenso di tutta la sacra comunità [...]. Sia maledetto di giorno e maledetto di notte; sia maledetto quando si corica e maledetto quando si alza; maledetto nell'uscire e maledetto nell'entrare. Possa il Signore mai piú perdonarlo; possano l'ira e la collera del Signore ardere, d'ora innanzi, quest'uomo, far pesare su di lui tutte le maledizioni scritte nel Libro della Legge, e cancellare il suo nome dal cielo; possa il Signore separarlo, per la sua malvagità, da tutte le tribú d'Israele, opprimerlo con tutte le maledizioni del cielo contenute nel Libro della Legge [...]. Siete tutti ammoniti, che d'ora innanzi nessuno deve parlare con lui a voce, né comunicare con lui per iscritto; che nessuno deve prestargli servizio, né dormire sotto il suo stesso tetto, nessuno avvicinarsi a lui oltre i quattro cubiti [circa due metri], e nessuno leggere alcunché dettato da lui o scritto di suo pugno”.