da Edoardo Belotti mancano 12 mesi
95
A differenza di Traiano, Adriano si rese conto delle dimensioni eccessive dell'impero, e decise quindi di attuare una politica difensiva piuttosto che una espansionistica
Fu molto attento al territorio, infatti fu il primo imperatore che si adoperò per visitare tutte le province dell'impero, controllando in ogni luogo l'efficienza della amministrazione locale e le criticità
Cercò sempre di facilitare la assimilazione dei popoli stranieri, con una riforma delle leggi che puntava alla maggiore uguaglianza tra romani e provinciali
L'impero, infatti, era ormai cosmopolita. Lo stesso imperatore, di origine iberica come Traiano, non era un "Romano" ed era di formazione ellenistica
A volte la mescolanza di più etnie aveva causato problemi, come appunto nella provincia Giudea. Negli anni dopo la diaspora causata da Tito, gli ebrei avevano causato vari problemi con continue ribellioni
Nel 132, soprattutto, scoppiò una violentissima rivolta guidata da Bar Kokhba, che portò all'uccisione di migliaia di romani stanziati in Giudea. Adriano non poteva accettare un tale affronto, e mosse una vera e propria guerra alla provincia
Tra il 132 e il 135 si tennero combattimenti sanguinosi tra romani ed ebrei, che portarono alla morte di quasi mezzo milione di ebrei, definitivamente espulsi dalla Palestina sino al 1948. Sulle rovine di Gerusalemme Adriano fondò Aelia Capitolina, nuova colonia romana abitata da romani
Adriano iniziava ad avere problemi di salute, e decise di organizzare con ampio anticipo un piano di discendenza sicuro. Aveva avvistato due giovani molto promettenti, Marco Aurelio e Lucio Vero, ma ancora veramente troppo giovani per diventare princeps
Decise quindi di adottare un uomo esperto, che aveva avuto già una carriera di successo in politica, Tito Aurelio Antonino, 52enne, con la condizione che a sua volta adottasse Marco Aurelio e Lucio Vero per garantire così 2 generazioni di imperatori buoni
Adriano morì nel 138, all'età di 62 anni, lasciando l'impero in mano a Antonino, detto il Pio
Adriano era una persona estremamente complicata, e per avere una visione più chiara rafforzò il consiglio del princeps, rendendolo effettivamente un organo governativo a cui spesso il senato doveva rispondere
Il consiglio del princeps comprendeva i senatori più vicini all'imperatore, e con Adriano venne allargato il numero di partecipanti. I più saggi avevano diritto di parola e potevano consigliare all'imperatore come comportarsi in situazioni complicate, non solo a livello politico ma anche militare ed economico
Rafforzò il limes nei punti più ostici, in particolare fece costruire il vallo di Adirano, al confine con le popolazioni càledoni che minacciavano continuamente le province britanniche
Inoltre, rese obbligatorio reclutare le legioni tra le popolazioni locali, che componevano la maggior parte della legione e conoscevano molto bene i territori di confine
Spesso le legioni si erano trovate in difficoltà a combattere in territori sconosciuti (Teutoburgo 9 a.C.) e Adriano voleva rinforzare questo punto debole
Rivoluzionò i reclutamenti delle legioni, introducendo norme obbligatorie che rendevano necessario lo stanziamento definitivo delle legioni al confine
Infine, per garantire il controllo del confine più violento, quello con i germani, istituì i "numeri", ossia delle unità ausiliarie di origine germanica, discendenti di germanici romanizzati, che mantenevano contatti col territorio e lo conoscevano bene