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af Marinella Giordani 4 år siden

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I PILASTRI DELLA PREVIDENZA IN ITALIA

In Italia, la previdenza complementare collettiva rappresenta un'integrazione alle pensioni di base. Questa forma di previdenza permette ai lavoratori di aderire a fondi pensione proposti dai contratti collettivi, contribuendo volontariamente a casse sanitarie aziendali o di categoria dal 1993, con una pratica diffusa dal 1997.

I PILASTRI DELLA PREVIDENZA IN ITALIA

I PILASTRI DELLA PREVIDENZA IN ITALIA

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Previdenza COMPLEMENTARE INDIVIDUALE

E' la Previdenza chiamata COMPLEMENTARE INDIVIDUALE, perché completa le pensioni di base se la persona, lavoratore o no, decide di stipulare (= firmare)un'ASSICURAZIONE SULLA VITA oppure un PIANO DI ACCUMULO DI FONDI COMUNI (detti PAC)
Il lavoratore può decidere l'ACQUISTO DI FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO tramite una banca o un promotore finanziario con lo stesso scopo dell'assicurazione sulla vita. Il denaro versato viene usato per acquistare quote di partecipazione di titoli italiani ed esteri. Il gestore dei fondi ( la banca o il promotore) ogni anno tiene per sé una parte del CAPITALE MATURATO (= il denaro investito più gli interessi) come compenso per il suo lavoro. Non viene assicurato un rendimento minimo. Il capitale maturato può essere riscosso al termine prestabilito o anche a rate, senza ritenuta fiscale.
Il lavoratore può decidere di sottoscrivere una POLIZZA VITA (= Assicurazione sulla vita) con un'agenzia di Assicurazione, una banca o un promotore finanziario( = una persona che sa investire il denaro per ottenere degli interessi):versa periodicamente dei contributi, chiamati PREMI, per un certo numero di anni in modo da avere in futuro una rendita aggiuntiva. In caso di cessazione dell'attività lavorativa il denaro può essere riscosso prima del termine stabilito, ma la somma è fortemente ridotta.

Previdenza COMPLEMENTARE COLLETTIVA

E' la Previdenza chiamata COMPLEMENTARE COLLETTIVA, perché completa le pensioni di base con pensioni aggiuntive se il lavoratore decide di partecipare ai Fondi Pensione proposti dai Contratti Collettivi
Dal 1993, ma in pratica solo dal 1997 i lavoratori possono versare volontariamente dei contributi aggiuntivi a Casse Sanitarie Aziendali o di Categoria chiamate FONDI PENSIONE allo scopo di poter usufruire di prestazioni previdenziali in aggiunta a quelle obbligatorie.

Dall'1/1/2007 il TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO, detto TFR o LIQUIDAZIONE o BUONUSCITA, può essere destinato a finanziare la Pensione Integrativa (= aggiuntiva) tramite i Fondi Pensione, se il lavoratore sceglie così anziché di mantenerlo presso il datore di lavoro come prima. Chi non fa la scelta attraverso una richiesta scritta all'azienda in cui lavora, automaticamente accetta di far gestire il TFR ai Fondi Pensione

Cosa sono i FONDI PENSIONE? Si tratta di somme di denaro gestite soprattutto da assicurazioni, banche o singole aziende in modo da investirle in titoli e far maturare interessi molto più elevati rispetto a quelli che il lavoratore potrebbe riuscire ad ottenere da solo. I lavoratori possono versare volontariamente una parte dei propri guadagni per costituire una PENSIONE INTEGRATIVA (= aggiuntiva): alla fine del lavoro avrà a disposizione periodicamente (= ogni mese, ogni 6 mesi,...) una rendita (= pensione) oppure potrà riscuotere il denaro in una sola volta , ma al massimo il 50% della somma cui ha diritto. I lavoratori potrebbero avere particolari necessità anche prima del pensionamento, p.es. nei seguenti casi:

MORTE O INVALIDITA' DEL LAVORATORE: la somma maturata può essere riscossa (= ricevuta) dal coniuge o dai figli o dai genitori se conviventi. In mancanza di queste figure il lavoratore può scegliere a chi donare il denaro

ACQUISTO DI PRIMA CASA per sé o per i figli o RISTRUTTURAZIONE o SPESE MEDICHE STRAODINARIE: si può chiedere un anticipo

CESSAZIONE DEI REQUISITI DI PARTECIPAZIONE (= licenziamento o dimissioni): l'importo maturato può essere riscattato (= riscosso, ricevuto) o trasferito ad altro fondo pensione

Previdenza OBBLIGATORIA

E' la Previdenza che garantisce le pensioni di base ed è fornita dallo Stato e dalle CASSE PROFESSIONALI
Come viene finanziata (= da dove viene il denaro ) la Previdenza OBBLIGATORIA? I lavoratori e le imprese pagano dei CONTRIBUTI obbligatori agli enti di Previdenza ( INPS,INPDAP,...) e al Servizio Sanitario Nazionale

I lavoratori e le imprese pagano obbligatoriamente dei contributi per gli enti di Previdenza ( INPS,INPDAP,..) del Sistema Sanitario Nazionale.

All'inizio la tutela(= protezione) previdenziale era solo x i lavoratori dipendenti, ma poi gradualmente è stata estesa a quelli AUTONOMI ( artigiani, commercianti, liberi professionisti, lavoratori PARASUBORDINATI ). Dal 1995 esiste la GESTIONE SEPARATA obbligatoria: i lavoratori pagano 1/3 dei contributi e i 2/3 rimanenti li paga chi affida loro un incarico o ordina merce.

i lavoratori PARASUBORDINATI sono persone che collaborano con aziende in modo continuativo nel tempo, ma senza essere subordinati al datore di lavoro, p.es. i LAVORATORI A PROGETTO O I LAVORATORI OCCASIONALI

Che cosa offre l'INPS a tutti i lavoratori, subordinati ed autonomi? indennità di MATERNITA' indennità di MALATTIA in caso di ricovero in ospedale Assegno per il NUCLEO FAMILIARE

Le Casse Professionali sono organismi che si occupano della Previdenza e dell'Assistenza solo della propria categoria professionale, p.es. de Notai, degli Ingegneri,...
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