ALESSANDRO MANZONI

ALESSANDRO MANZONI

ROMANTICISMO

ROMANTICISMO

r

CulturalmenteRomanticismo italiano: storia, autori e caratteristiche11 Dicembre 2024 - di Ciro Gianluigi Barbato - CommentaTra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX in Europa si afferma il movimento letterario, filosofico, artistico e culturale noto come Romanticismo. Il Romanticismo italiano rappresenta, con le dovute differenze e caratteristiche rispetto al clima internazionale, un’importante stagione culturale. Parleremo di questo e dei principali scrittori romantici italiani. Contesto storicoL’epilogo delle guerre contro Napoleone fu rappresentato dal Congresso di Vienna del 1815. Gran Bretagna, Russia, Prussia e Austria, vincitrici del conflitto, condividendo i principi di legittimità e stabilità suggeriti dal diplomatico Klemens von Metternich, si spartirono l’Europa delimitando dei limiti da non oltrepassare e ripristinando sui loro rispettivi troni i sovrani spodestati in età napoleonica. Questi capisaldi furono poi sacralizzati tramite la Santa alleanza, un patto con cui le potenze vincitrici si impegnano nel salvaguardare l’istituzione monarchica, le radici cristiane dell’Europa e a impedire qualunque rigurgito rivoluzionario.Dal Congresso di Vienna l’Austria ottiene anche il predominio sull’Italia. Lombardia e Veneto vengono inglobati dal dominio austriaco e ai sovrani imparentati con gli Asburgo vengono ceduti il Ducato di Parma e di Piacenza, il Ducato di Modena e Reggio e il Granducato di Toscana. Il regno delle due Sicilie viene invece restituito ai Borbone e a Ferdinando IV (alleato con gli austriaci).Alla luce di questo processo, che nei libri di storia è conosciuto con il nome di Restaurazione, i popoli europei non stanno di certo a guardare. Imbevuti dallo spirito della rivoluzione del 1789, i popoli iniziano a manifestare forme di dissenso nei confronti dell’assolutismo. I moti del 1820-21 in Italia prima e poi quelli del 1848, uniti anche alle rivolte anticoloniali scoppiati in America latina, rappresentano i semi da cui nascerà la grande stagione del Romanticismo.Romanticismo italiano e Romanticismo europeo: caratteristiche e differenzeQuando parliamo di Romanticismo è difficile suggerire una definizione univoca e valida per tutti i movimenti romantici nati in Europa, poiché ognuno differisce dagli altri. Questo vale anche per il Romanticismo italiano.Una delle prime differenze cruciali sta nel principio di nazionalità. Come si è già detto il Congresso di Vienna attua un tentativo di ripristinare una situazione politica antecedente alla rivoluzione francese, anche se allo stesso tempo nasce il concetto di identità nazionale. La riscoperta delle proprie radici porta gli intellettuali a rivalutare il Medioevo, l’epoca in cui quell’idea di identità è nata e che viene celebrata con toni sentimentali. Questo significa che le idee illuministe, basate sulla vittoria della ragione sul cuore e su una valutazione negativa dei “secoli bui”, vengono messe da parte. Ciò non avviene in Italia. Il Romanticismo italiano viene infatti inteso come una continuazione dell’Illuminismo e ha il suo centro nevralgico in una Milano influenzata dalle idee austriache.Altra differenza fondamentale sta nel ruolo dell’intellettuale. Se in Europa infatti questa figura deve fare fronte a quella del borghese che, nata dalla rivoluzione industriale, assume la posizione di privilegio che era tipica dell’intellettuale buttandolo ai margini, in Italia avviene il contrario. L’intellettuale aderisce al tessuto della società e, conscio della situazione di arretratezza sociale ed economica in cui il paese versa, si fa portavoce di ideali votati al progresso civile.Romanticismo italiano: tematicheNel Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli Italiani del 1824 Giacomo Leopardi afferma che mai come nel XIX secolo «ciascuna nazione vuol conoscere più a fondo che può le lingue, le letterature e i costumi degli altri popoli». In effetti l’Europa ottocentesca rappresenta un enorme crocevia per gli intellettuali, i quali girovagano di nazione in nazione per ingrandire il proprio bagaglio culturale e anche per trarre ispirazione. Ad esempio i poeti inglesi Byron, Keats e Shelley visitarono l’Italia ritenendola un’isola felice per la vita e l’arte.Contributo fondamentale per il Romanticismo italiano proviene però da una scrittrice francese, Madame de Staël. Nell’articolo Sulla maniera e sull’utilità delle traduzioni comparso nel 1816 all’interno della rivista Biblioteca italiana, l’autrice preme sul fatto che lo scrittore abbia la necessità e il dovere di confrontarsi con letterature di lingue diverse dalla propria. Per questo lancia una “provocazione” nei confronti degli scrittori italiani, invitandoli ad aggiornare il loro patrimonio culturale confrontandosi con la grande esperienza dello Sturm und Drang che costituisce il romanticismo tedesco, all’epoca il massimo esponente di questa stagione letteraria e culturale.Le parole della de Staël non passarono inosservate e ben presto il Romanticismo italiano puntò lo sguardo verso quello tedesco, anche se ciò era già successo ben prima delle opinioni dell’autrice di Corinna. Ugo Foscolo aveva in mente il Werther di Goethe quando scrisse Le ultime lettere di Jacopo Ortis, pubblicato nell’edizione definitiva a Zurigo proprio nel 1816. Dall’opera dell’autore tedesco differisce tuttavia per le maggiori implicazioni politiche.Da quello tedesco il Romanticismo italiano prende anche il concetto di nazione e di indipendenza politica. È inutile stare qui a parlare di come all’epoca l’Italia condividesse con la Germania il fatto che fosse una nazione non unificata, bottino per le altre potenze straniere. Il romanticismo italiano è quindi strettamente legato al Risorgimento, alla Giovine Italia di Mazzini, alla Carboneria e a tutta la produzione letteraria relativa. Le Confessioni di un italiano di Ippolito Nievo è un romanzo che rappresenta appieno l’emblema dell’idea di nazionalità. Il protagonista, Carlo Altoviti, narra della propria vita da patriota durante i moti del 1848 e di come egli riesca a diventare un vero italiano (anche se bisogna dire che il romanzo fu pubblicato nel 1867, sei anni dopo l’Unità d’Italia).Ma il romanzo emblema del Romanticismo italiano è senza dubbio I Promessi sposi di Alessandro Manzoni. Soggetto a tre redazioni diverse (1827, 1840 e 1842) e ad un cambio di titolo da Fermo e Lucia a quello che tutti noi conosciamo, è da considerarsi un romanzo storico a tutti gli effetti. L’ispirazione per l’autore proviene dall’ Ivanhoe dell’inglese Walter Scott, con la differenza che invece di affondare le radici in un glorioso ed ideale medioevo Manzoni decide di rappresentare la situazione dell’Italia del ‘600 dominata dalle potenze straniere e sul cui sfondo si svolge la vicenda di due giovani milanesi che riusciranno a sposarsi solo dopo una serie di peripezie che, volenti o nolenti, li renderanno protagonisti della Storia (con la S maiuscola) stessa.Il caso de I Promessi sposi è esemplare, perché ci aiuta anche a capire la differenza tematica del Romanticismo italiano da quello europeo. Alle evasioni fantastiche e antirazionali tipiche di certa letteratura europea (ad esempio, il romanzo gotico) si oppone una letteratura aderente al reale, veicolante un messaggio sociale. Questo però non implica una rinuncia all’espressione dei sentimenti.Il Romanticismo italiano secondo LeopardiUn caso interessante da analizzare è quello che vede coinvolto Giacomo Leopardi nella polemica attorno al Romanticismo italiano.Avendo avuto un’educazione di stampo classicista (quindi ad un’educazione basata su canoni tipicamente greco-romani) egli inizialmente si oppone alle tesi romantiche, ma arriva a sostenerle quando afferma che la poesia è anzitutto espressione spontanea del mondo interiore del poeta. A maggior ragione si focalizza sul principale errore commesso dai poeti romantici italiani, che è quello di basarsi principalmente sulla logica e di non lasciare spazio alla spontaneità dell’emozione.Tutto questo si ritrova anche nella stessa produzione leopardiana. Gli Idilli, pubblicati tra il 1818 e il 1823, rappresentano un divorzio ideale da quanto il poeta di Recanati aveva fatto nelle Canzoni: vengono abbandonati gli schemi classici in favore di una poesia semplice, tutta basata sui sentimenti e aliena agli abusati schemi classici. Paradossalmente Leopardi risulta essere il più romantico tra gli italiani.

a

Add text

VITA E OPERE

VITA E OPERE

r

Le opere più importanti di Alessandro Manzoni includono12:"I Promessi Sposi", il suo celebre romanzo storico."Adelchi", una tragedia."Il Conte di Carmagnola".'' Inni Sacri''''Lettre à M.Chauvet'''' Il 5 maggio'''' Storia della colonna infame'''' Dell'unità della lingua''

a

Add text

r

La vita di Alessandro Manzoni: tra letteratura e impegno socialeAlessandro Manzoni è nipote di Cesare Beccaria. Nacque a Milano nel 1785 ed è stato uno dei più importanti scrittori italiani dell’Ottocento. Appartenente a una famiglia aristocratica, Manzoni ricevette un’educazione raffinata e fu esposto alle idee illuministe e al clima culturale dell’epoca.Nel 1805, Manzoni si convertì al cattolicesimo sotto l’influenza della madre, sperimentando una forte tensione spirituale che avrebbe avuto un impatto significativo sulla sua opera futura. Negli anni successivi, fu coinvolto in una serie di viaggi e soggiorni, durante i quali entrò in contatto con le idee culturali dell’Europa.Nel 1810, Manzoni sposò Enrichetta Blondel, da cui ebbe numerosi figli. Questi anni furono segnati da periodi di crisi personale e creativa, in cui Manzoni sperimentò l’ansia esistenziale e la ricerca di un senso di identità.Durante la sua vita, Manzoni fu profondamente coinvolto nei movimenti politici e sociali del suo tempo, sostenendo le cause di libertà e giustizia. La sua vita fu segnata da grandi lutti: la morte della moglie, della madre e dei figli. Pur senza partecipare direttamente ai moti rivoluzionari, si avvicinò alle idee romantiche e del Risorgimento.Parallelamente alla sua carriera letteraria, Manzoni fu coinvolto attivamente negli eventi politici dell’epoca. Sostenitore dell’unità e dell’indipendenza dell’Italia, partecipò a movimenti e iniziative che miravano a riunificare il paese sotto un’unica bandiera nazionale. La sua poesia religiosa è rappresentata dai cinque Inni sacri, mentre quella politica e storica è costituita dalle Odi civili come Il cinque maggio e dalle tragedie come Adelchi.L’opera più famosa di Manzoni è il romanzo storico i Promessi Sposi, che ha per protagonisti due giovani innamorati nella Lombardia del Seicento, Renzo e Lucia.Morì a Milano nel 1873 in seguito a un trauma cranico riportato per una caduta all’uscita della chiesa di San Fedele.

pensiero e poetica

Add text

r

Stile delle opere manzoniane: libertà, verità, originalitàQual è lo stile che troviamo nelle opere di Alessandro Manzoni? Nelle sue opere troviamo diverse costanti che si fondono tra loro in un unico impasto che forma lo stile di Manzoni:amore per la libertàamore per la veritàricerca dell'originalitàLa libertà - intesa come libertà dal peccato - si manifesta sotto forme diverse in tutte le sue opere. Mentre rimase legato al principio di originalità sperimentando nuovi stili e forme.

a
I PROMESSI SPOSI

I PROMESSI SPOSI

r

"I promessi sposi" è un celebre romanzo storico scritto da Alessandro Manzoni1. È il romanzo storico più famoso e più letto in lingua italiana, rappresentativo del romanticismo italiano e paradigma della cultura popolare2. Manzoni utilizza uno schema tradizionale per raccontare la storia di due giovani innamorati che, dopo varie peripezie, riescono a sposarsi, con l'obiettivo di descrivere valori morali solidi3.

a
PERSONAGGI

PERSONAGGI

r

I personaggi dei Promessi Sposi sono12:Protagonisti: Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, due giovani fidanzati che vivono in un paesino vicino a Lecco.Antagonista: don Rodrigo, un nobile prepotente che vuole impedire il matrimonio tra Renzo e Lucia.Personaggi principali: don Abbondio, il parroco pauroso che si rifiuta di sposare i due fidanzati; padre Cristoforo, il frate cappuccino che aiuta Renzo e Lucia; l'innominato, il signorotto pentito che ospita Lucia; Agnese, la madre di Lucia; Perpetua, la serva di don Abbondio.Personaggi secondari: conte Attilio, il cugino di don Rodrigo; don Ferrante, il letterato amico di don Rodrigo; Antonio Ferrer, il capitano di giustizia; don Gonzalo, il nobile ucciso dall'innominato; fratello del nobile ucciso, il principe padre; donna Prassede, la moglie del principe padre; Ambrogio Spinola, il generale spagnolo; vicario di Provvisione, il magistrato corrotto; conte zio, lo zio di don Rodrigo

a
TRAMMA

TRAMMA

r

I Promessi Sposi: la tramaLa storia ha come sfondo la campagna lombarda, Lecco e la città di Milano nel biennio che va dal 1628 al 1630. La vicenda si avvia con Don Abbondio, curato del paese di Renzo e Lucia incaricato di celebrare le nozze dei due giovani filatori. Don Rodrigo, il signorotto del paese, manda i suoi scagnozzi a intimare al prete di non celebrare le nozze due giovani. Il curato, tra i personaggi de I Promessi Sposi il più codardo per natura, sceglie di non opporsi alle minacce e comincia a rimandare il matrimonio con una serie di scuse.Alla fine il prete arriva a confessare ai due giovani che chi si oppone alla loro unione è Don Rodrigo. I due ragazzi, insieme ad Agnese, la madre di lei, e a padre Cristoforo, la loro guida spirituale, iniziano a cercare un modo per risolvere il problema e rimediare al sopruso. Renzo va in cerca dell’aiuto dell’avvocato Azzeccagarbugli e, nel mentre, padre Cristoforo si reca al castello di Don Rodrigo per provare a fargli cambiare idea.Sia Renzo che padre Cristoforo falliscono nel loro intento, venendo malamente cacciati, il che porta i giovani a tentare un matrimonio a sorpresa. Giunta la cosiddetta “notte degli imbrogli”, il tentativo di sposarsi di Renzo e Lucia fallisce miseramente così come il tentativo di rapimento della giovane Lucia operato dagli scagnozzi di Don Rodrigo per conto di lui.Padre Cristoforo, nel mentre, ha organizzato la fuga dei due giovani: il piano prevede che Renzo si rechi a Milano mentre Lucia, insieme alla madre, nel convento di Monza, dove verranno protette dalla monaca Gertrude. Renzo, una volta giunto a Milano, si trova coinvolto in una serie di sommosse popolari dovute al momento storico. Il giovane si fa valere conducendo un’azione contro i potenti che lo porta ad essere classificato come capo dei rivoltosi, in fuga dai poliziotti che cercano di acciuffarlo.

Add text