by Assunta Barba 4 years ago
711
More like this
Marzo 2016
GENERE HORROR: LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL ROMANZO HORROR.
Il romanzo horror è quel genere letterario dove a dominare è il sentimento della paura: il genere horror ha, infatti, al suo interno una serie di caratteristiche che lo contraddistinguono:
Per quanto riguarda la tecnica narrativa, lo schema più diffuso prevede un susseguirsi incalzante degli avvenimenti che vengono anticipati parzialmente e in cui si innestano situazioni inaspettate. In un crescendo la narrativa horror ipotizza situazioni che destabilizzano le sicurezze acquisite e suscitano in questo modo nell'animo e nella psicologia del lettore un sovrapporsi sensazioni di orrore, di repulsione, di spavento o di paura.di tensione giunge poi il finale a sorpresa che capovolge la realtà.
Spesso, nel romanzo horror
Suspence
IL GENERE GIALLO
Il giallo è un genere di narrativa popolare di successo nato verso la metà del XIX secolo e sviluppatosi nel Novecento. Dalla letteratura il giallo si è esteso agli altri mass media, prima alla radio e al cinema, poi ai fumetti e alla televisione.
L'oggetto principale della letteratura gialla è la descrizione di un crimine e dei personaggi coinvolti, siano essi criminali o vittime. Si parla in modo più specifico di poliziesco quando, assieme a questi elementi, ha un ruolo centrale la narrazione delle indagini che portano alla luce tutti gli elementi della vicenda criminale.
Romanzo Giallo.
Il romanzo giallo è un genere letterario nato il XIX secolo. Al centro della trama vi è un crimine, o una serie di crimini, che mira a provocare nel lettore immedesimazione nella storia ed emozione al fine di farlo rimanere in tensione fino alla conclusione della vicenda.
Di solito nel genere giallo, o narrativa di suspense, le vicende narrate ruotano attorno ad un crimine da risolvere, dove il protagonista può vestire i panni di un investigatore, della vittima ma anche del colpevole.
Negli Stati Uniti, Edgar Allan Poe diede inizio al genere narrativo poliziesco con il racconto “I delitti della Rue Morgue”; successivamente Arthur Conan Doyle portò avanti il genere letterario introdotto da Poe.
Caratteristiche
Nei classici romanzi e racconti gialli troviamo:
.
ato nel XIX secolo. Al centro della trama vi è un crimine, o una serie di crimini, che mira a provocare nel lettore immedesimazione nella storia ed emozione al fine di farlo rimanere in tensione fino alla conclusione della vicenda.
IL FANTASY
Il fantasy è un genere letterario piuttosto recente, ma è imparentato con generi molto antichi come l’epica, il mito, la leggenda e la fiaba.
E' un racconto con elementi diversi non sempre tutti presenti ma tutti con un elemento in comune: sono il frutto del fantasticare e le storie possono essere molto complicate
COS’E’ UN RACCONTO FANTASY? I racconti fantasy sono storie che narrano vicende spesso complicate, ambientate in universi dove predominano il mistero, il magico e il soprannaturale. La scuola di Hogwarts, dove Harry Potter studia magia, sono tutti mondi paralleli al nostro, che non si possono raggiungere compiendo un viaggio nello spazio reale. Per arrivarci occorre, infatti, un intervento magico, un incantesimo.
CHE COSA RACCONTA UNA STORIA FANTASY? In base all’ambientazione, le storie fantasy possono suddividersi in tre categorie:
1) Personaggi straordinari agiscono in un universo fantastico. Leggendo alcuni romanzi fantasy possiamo ritrovarci in mondi paralleli e chiusi, in universi con geografie, abitanti, regole, morali e lingue diverse da quelle del mondo reale (La Terra di Mezzo, dove vivono gli hobbit)
2) Elementi straordinari intervengono in un contesto reale. In altri racconti un mondo, che è sicuramente il nostro e che ci sembra del tutto familiare, è stravolto da qualcosa che non si può spiegare con la logica, la razionalità. Un elemento fantastico, straordinario si introduce in un ambiente del tutto normale e realistico. Da questa intrusione deriva spesso una minaccia, un pericolo (Dottor Jekyll e Mister Hyde).
3) Personaggi reali esplorano mondi paralleli. Alcune storie fantasy prevedono che personaggi appartenenti al mondo reale si ritrovino in un universo straordinario vivendo esperienze incredibili, come i fratelli che finiscono a Narnia. In genere il passaggio dal mondo della realtà a quello dell’immaginazione è segnato da una soglia, da un’apertura. Il protagonista la attraversa quasi per caso, ritrovandosi in un luogo nel quale regole e leggi sono completamente diverse da quelle a cui è abituato.(Alice nel paese delle meraviglie).
CHI SONO I PERSONAGGI DI UN RACCONTO FANTASY?
Il racconto fantasy si basa sulla presenza di un protagonista e di un antagonista. Il primo è l’incarnazione del Bene ed è spesso un eroe scelto dal destino per compiere grandi imprese; il secondo del Male. Il protagonista, dopo aver affrontato pericoli e sfide e aver visitato luoghi strani e misteriosi, riesce a sconfiggere il Male. In un racconto fantasy intervengono anche altri moltissimi personaggi: animali bizzarri, grotteschi o mostruosi, ma anche elfi, maghi e mille altri strani esseri. Alcuni hanno un’origine antica e derivano dalla mitologia classica come draghi, centauri e fauni, ma ve ne sono anche di nuova invenzione.
QUALI SONO LA SCRITTURA E IL LINGUAGGIO DEL FANTASY? I
più bravi scrittori fantasy, per affascinare i lettori per migliaia di pagine, descrivono nei minimi particolari ogni aspetto del mondo che hanno inventato. Inoltre inseriscono sempre avventure mozzafiato, colpi di scena, pericoli, sortilegi, animali bizzarri e creature mostruose. Per rendere la trama ancor più affascinante inseriscono anche molte invenzioni linguistiche, cioè parole nuove che si adattano perfettamente a mondi così strani.
Il romanzo realista che si sviluppa nella seconda metà dell'Ottocento" centra l'attenzione sulla vita contemporanea, con criteri di oggettività e obiettività.
Particolare attenzione è dedicata alla descrizione dei personaggi e ambienti (Es: Incipit della giornata del naufragio). La stagione del romanzo realista, come abbiamo già detto, coincide con l'Ottocento, il secolo del trionfo della borghesia.
Il romanzo realista risponde al bisogno, infatti, del lettore borghese di rispecchiarsi in personaggi comuni e in storie "normali", ispirate alla vita quotidiana.
Il bisogno di raccontare ispirandosi al mondo reale ha avuto un riflesso sulle tecniche narrative. Gli scrittori hanno fatto ricorso al narratore "onnisciente" che, nella narrativa ottocentesca, ha impostazione realistica, inventata ma verosimile, con circostanze, eventi e personaggi che si potrebbero riscontrare con la realtà.
Nel Realismo, soprattutto italiano ovvero nel "Verismo", si ha una particolare attenzione verso la descrizione dei ceti più umili
Caratteristiche nello stile e nella tecnica:
La narrazione si definisce per forma e per genere.
Il romanzo:
L'argomento: è più ampio complesso e dettagliato, con una trama in generale di una certa ampiezza. Presenta un sistema complesso di personaggi e ricorre ad una contestualizzazione storica, sociale e ambientale particolareggiata.
Storia e trasformazione
La novella nasce nel Trecento le sue storie sono sempre realistiche.
La novella non vuole mai ammaestrare e si limita a intrattenere in modo piacevole (truffe, imbrogli e storie d'amore), sono sempre storie realistiche.
I personaggi della novella sono descritti come "TIPI UMANI".
Lo sviluppo è sempre lineare con fabula, con scioglimento finale .
Per lo sviluppo dell'azione la novella punta sulla brevità e sulla sorpresa, quindi caratterizzata da un ritmo veloce che non stanca mai.
Nell'Ottocento la novella si trasforma in racconto breve si apre a temi fantastici, dove il soprannaturale e l'horror entrano nella storia.
Il racconto ha una struttura più aperta, con una narrazione in cui fabula e intreccio non coincidono, ovvero con analessi e prolessi. e non sempre c'è lo scioglimento finale.
I personaggi hanno una caratterizzazione psicologica, più complessa
Spesso sono pubblicati in una raccolta.
Sono strumenti espressivi di cui si serve il poeta per rendere il suo messaggio più espressivo.
Le figure retoriche di significato sono inerenti allo spostamento di significato che vocaboli ed espressioni possono assumere
Esempi:
Similitudine: Consiste nel paragonare o confrontare due immagini con il come espresso.
Es,: E caddi come corpo morto cadde.
Metafora: è una similitudine abbreviata, cioè un paragone senza nessi logici di raccordo, fra cose che hanno comunque un elemento comune. Avviene perciò un trasferimento di significato ottenendo maggiore intensità espressiva.
Es. La nebbia arriva
su zampine di gatto.
S'accuccia e guarda
la città e il porto
sulle silenziose anche
e poi se ne va.
Analogia: simile alla metafora, ma accosta immagini e cose in modo più ardito, perché fra esse non c'è alcun nesso, anzi istituisce rapporti di somiglianza fra elementi che sono del tutto dissimili sul piano della logia. L'analogia ha una suggestione che nasce dalla sua illogicità
Es: Caprioli d'argento
scherzano nelle radure del cielo.
Il NARRATORE
IL NARRATORE O VOCE NARRANTE E’ COLUI CHE, ALL'INTERNO DI UNA STORIA, RACCONTA E COMMENTA LA STORIA, E' LA VOCE NARRANTE. NON COINCIDE CON L’AUTORE.
IL NARRATORE INTERNO
PRIMA PERSONA SINGOLARE,E’ UNO DEI PERSONAGGI DELLA STORIA, E’ DENTRO UNO DEI PERSONAGGI E RACCONTA I FATTI SOLO DAL SUO PUNTO DI VISTA . IL LETTORE CONOSCE SOLO QUELLO CHE CI RIFERISCE IL PERSONAGGIO.
IL NARRATORE ESTERNO
TERZA PERSONA SINGOLARE, NON E’ UNO DEI PERSONAGGI DELLA STORIA. RACCONTA I FATTI DALL’ ESTERNO E SI LIMITA A REGISTRARE SOLO QUELLO CHE ESTERNAMENTE PUO’ PERCEPIRE; IL LETTORE NON CONOSCE I PENSIERI PIU’ INTIMI DEI PERSONAGGI.
IL NARRATORE ONNISCIENTE
CON FOCALIZZAZIONE ZERO
TERZA PERSONA SINGOLARE, SA TUTTO DELLA STORIA, DEI SUOI PROTAGONISTI, I LORO PENSIERI ED EMOZIONI. CONOSCE TUTTI I FATTI DI OGNI TEMPO E LUOGO E LIBERAMENTE FA DEI COMMENTI E RIFLESSIONI SU Ciò CHE SI NARRA.
La FOCALIZZAZIONE o PUNTO Di VISTA:
E' il grado di conoscenza che il narratore possiede, il punto di vista da cui racconta i fatti e la storia.
Sono possibili tre punti di vista o focalizzazioni.
Punto di vista illimitato o a focalizzazione zero, quando il narratore:
Il narratore in questo caso è un narratore onnisciente (che sa tutto).
Romanzi con narratore onnisciente sono in genere quelli ottocenteschi, come
.
Punto di vista parziale e limitato o a focalizzazione interna, quando:
Punto di vista rigorosamente esterno o a focalizzazione esterna, quando il narratore:
Cosa sono quindi fabula e intreccio e qual è la differenza tra loro?
La fabula è dunque l’ordine reale, ordine logico-cronologico di una storia, mentre l’intreccio è l’ordine narrativo della stessa storia.
È chiaro quindi che la fabula è un dato di fatto, rappresenta cosa accade (e le cose accadono in ordine cronologico, le cause prima degli effetti); l’intreccio, invece, è una scelta dell’autore che decide come raccontarci ciò che accade.
In un testo narrativo, infatti, la successione degli eventi non deve rispondere per forza né a un ordine logico di successione consequenziale, né a un ordine cronologico di successione temporale, e l’autore può scegliere l’ordine in cui vuole raccontare gli eventi.
La tipologia dei personaggi
chi
Definizione
protagonista
È il personaggio principale attorno al quale ruota tutta l’azione.
antagonista
E’ il personaggio che contende l’oggetto del desiderio con il protagonista
mandante
E’ il personaggio che indica la via e le prove da superare per il raggiungimento dell’oggetto del desiderio
aiutante
E’ il personaggio che si schiera o con il protagonista o con l’antagonista
oggetto del desiderio
E’ l’obiettivo conteso da protagonista e antagonista;di solito questo oggetto può essere una persona o un bene prezioso o un principio morale
FASI DEL RACCONTO
1. SITUAZIONE INIZIALE: LA CIRCOSTANZA CON UN EQUILIBRIO INIZIALE FRA I PERSONAGGI.
2. ESORDIO: L’EVENTO CHE CAMBIA LA SITUZIONE INIZIALE E IL SUO EQUILIBRIO E Dà AVVIO A TUTTA LA STORIA.
3. PERIPEZIE: TUTTE LE AVVENTURE CHE IL PROTAGONISTA DOVRA’ AFFRONTARE E CHE CAMBIANO VELOCEMENTE LE SITUAZIONI.
4. SPANNUNG: MOMENTO DI MASSIMA TENSIONE MORALE.
5. SCIOGLIMENTO: IL MOMENTO IN CUI CI SI AVVIA VERSO UNA RAPIDISSIMA SOLUZIONE.
6. CONCLUSIONE: SI CREA UN EQUILIBRIO NUOVO E DIVERSO RISPETTO A QUELLO INIZIALE.