I PRINCIPI COSTITUZIONALI

"12 articoli per...11 classi"

SCUOLA PRIMARIA

CLASSI PRIME

ART. 1
- L'importanza delle regole

- La partecipazione attiva alla vita di classe

CLASSI SECONDE

ART. 2

La Repubblica riconosce e garantisce i DIRITTI inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei DOVERI inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

I DIRITTI
e
I DOVERI

ITALIANO

Cosa è il diritto: attività di Brainstorming

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DAL DIBATTITO E DALLE RIFLESIONI É EMERSO CHE:• Tutti hanno dei diritti, anche i bambini.. I diritti stabiliscono quello che è permesso fare e quello chedeve fare chi si occupa di un bambino per assicurarglifelicità, salute e sicurezza.• Tutti hanno dei doveri, anche i bambini.• I doveri stabiliscono che cosa è necessario fare perrispettare le persone che ci circondano e il mondo in cui viviamo.

I diritti presenti nelle fiabe classiche

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Il testo poetico "Filastrocca per un mondo diritto"

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FILASTROCCA PER UN MONDO DIRITTO Diritto per davvero e non soltanto scrittoDiritto di amore al di là di ogni coloreDiritto di rispetto e diritto di un tettoDiritto di mangiare e diritto di studiareDiritto di guarire e diritto di giocareDiritto di sapere e diritto di pensareDiritto di crescere e diritto di sbagliareDiritto di famiglia, che io sia figlio o figliaDiritto di difendere i diritti dei bambinie non soltanto dentro i miei confini.Diritto di parlare e non di stare zittoDiritto anche di urlare il mio diritto.Sabrina GiarratanaLavoro sul testo1. Sottolinea con il rosso tutti i diritti che vengono nominati2. Collega ogni diritto al suo significatoIl diritto di un tetto Tutti i bambini malati devono essere curati da un medico.Il diritto di guarire Tutti i bambini devono esprimere la loro opinione.Il diritto di parlare e non di stare zitto Tutti i bambini devono avere la possibilità di andare a scuola.Il diritto di sapere Tutti i bambini devono avere la possibilità di giocare.Il diritto di giocare Tutti i bambini devono vivere in una casa.3. Pensa ai diritti che hai a scuola e rifletti sui doveri che rispetti ogni giorni. Fai un breve elenco.

ARTE

L'albero dei diritti e l'albero dei doveri

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LAVORO IN GRUPPOSegui le indicazioni e realizza i cartelloni insieme ai tuoi compagni di classe.L'ALBERO DEI DIRITTI• Disegnate un albero su un cartellone.• Formate delle coppie o dei gruppida tre bambini.Ciascun gruppo deve rappresentare undiritto attraverso un disegno.. Quando tutti avranno terminato,incollate i disegni sull'albero escrivete quale diritto è stato illustrato.L'ALBERO DEI DOVERI• Disegnate su un cartellone un alberodiverso da quello dei diritti.• Formate nuove coppie e altri gruppida tre bambini rispetto a quelli chehanno realizzato l'albero dei diritti.Ciascun gruppo deve rappresentare undovere attraverso un disegno.Quando tutti avranno terminato,incollate i disegni sull'albero escrivete quale dovere è stato illustrato.

MUSICA

Il canto "Voglio un mondo diritto"

TECNOLOGIA

La medaglia dei diritti e dei doveri: progettazione e costruzione

IL DIRITTO ALLA FAMIGLIA

RELIGIONE

La famiglia di Nazareth: lettura di alcuni passi del vangelo

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ANCHE GESÙ AVEVA UNA FAMIGLIADal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 39-40, 51-52)Quando ebbero tutto compiuto secondo la leggedel Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città diNazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pienodi sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui. [...]Sua madre serbava tutte queste cose nel suocuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e graziadavanti a Dio e agli uomini.

La famiglia oggi

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La famiglia oggiNon sempre i nostri alunni vivono situazioni familiari belle.Anche in contesti problematici, tuttavia, si potrà evidenziare il fatto che tante persone si occupano di ciascuno di loro: ogni bambino ha accanto a sè delle persone che possono donargli amore protezione, cura, compagnia, istruzione.Proposte operativeRiflettiamo con gli alunni sul concetto di famiglia: la sua importanza, la funzione che ricopre, la sua composizione. Tracciamo al centro della lavagna un disegno delsole completo dei raggi. Scriviamo all'interno di esso la parola famiglia.Chiediamo ai bambini che cosa suscita in loro questa parola attraverso domande mirate:Come ci si sente in famiglia (amati, accolti, al sicuro, protetti...)? Che cosa danno i genitori ai figli: cibo, giochi amore? A chi si chiede qualcosa in caso di bisogno? Anche nella realtà scolastica ci sono persone che si prendono cura di loro.Sintetizziamo in un verbo le risposte ottenute dalla riflessione e scriviamo uno su ciascun raggio.Chiediamo poi agli alunni di copia il sole sul proprio quaderno.Invitiamo i bambini a disegnare un altro sole dove, in fondo a ciascun raggio, raffigurerannouna persona (di famiglia oppure no) alla quale sono particolarmente affezionati Attraversoil disegno ciascuno di loro esprimerà la propria realtà, evitando il confronto diretto con icompagni.Al termine del lavoro, possiamo concludere dicendo ai bambini che per i cristiani, cioè lepersone che credono in Gesu, Dio è padre, gli uomini sono suoi figli e il mondo e la loro casa.

La mia famiglia

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1. Sottolinea ciò che di importante ricevi dalla tua famiglia.Protezione Abbandono Educazione Buon esempio SgridatePoco aiutoAffetto Consigli IndifferenzaCibo2. Completa la fraseI nostri genitori pensano a noi:ci donano...

MATEMATICA

Il lavoro dei genitori: indagine, raccolta dati, diagramma a blocchi

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IL LAVORO DEI GENITORI1. Svolgi una piccola indagine nella tua famiglia. Chiedi ai tuoi genitori che lavoro svolgono. Completa la tabella, scrivendo il lavoro dei genitori in corrispondenza del luogo in cui svolgono l'attività:In campagnaIn fabbrica In ufficio, in ospedale, a scuola, ...Rappresenta i dati emersi con un diagramma.

IL DIRITTO
AL GIOCO

EDUCAZIONE FISICA

Giocando si impara: giochi di movimento

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1. Cerco con gli occhi (in aula)• Da 4 a 10 giocatori• Oggetti di piccole dimensioniIl conduttore del gioco mostra ai partecipanti un oggetto qualunque: una matita, una sca-tolina, una caramella... purché di piccole dimensioni. I concorrenti escono dall'aula perdargli il tempo di nasconderlo in un luogo abbastanza visibile.I giocatori entrano e iniziano a ispezionare l'aula attentamente, solo con gli occhi, senzaspostare nulla. Quando un concorrente ha individuato l'oggetto nascosto, ne comunica l'e-satta posizione al conduttore a bassa voce ed esce dall'aula senza dir niente ai compagni.Perde chi trova per ultimo l'oggetto.2. Percorso di memoria (in palestra)• Squadre con gruppi di 5-6 giocatori• Percorso con ostacoliSi stabilisce un percorso con ostacoli. Ogni squadra sceglie un capo che si pone all'estremità del percorso, mentre gli altri componenti si pongono all'estremità opposta. L'insegnante comunica a ogni capo una frase che contenga un numero di parole pari al numerodi giocatori della sua squadra (per es.: L'acqua sgorga dalle sorgenti di montagna).Il primo giocatore corre lungo il percorso a ostacoli fino al suo capo che gli comunica laprima parola della frase scelta. Il giocatore deve tornare indietro e sussurrare la parola alsecondo giocatore facendo in modo che gli altri non la sentano. Poi si siede e aspetta.Il secondo giocatore corre dal capo e riceve la seconda parola della frase. Susurra al terzo giocatore le due parole, quindi si siede e aspetta. E cosi via fino all'ultimocomponente della squadra.L'ultimo giocatore deve, una volta tornato indietro, gridare la frase completa.Se è esatta il capo grida "BEN FATTO" altrimenti comunica quali sono gli errori ai giocatori ai quali corrisponde una parola inesatta, essi devono correre di nuovo a riportare la parola giusta al capo.

TECNOLOGIA

Giocando si impara: software didattici

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STORIA

Il gioco nel tempo

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Alcuni giochi e giocattoli hanno subito qualche trasformazione nel tempo: giochi come il cerchio, la trottola, la palla, nascondino erano conosciuti dai nonni. 1. Si propone di effettuare una visita al museo in cui poter osservare giocattoli appartenenti al passato.2. Si può realizzare un'indagine in famiglia: intervista a genitori e nonni sui loro giochi preferiti.

GEOGRAFIA

I contesti di gioco in rapporto agli spazi

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Costruire una tabella per rappresentare i luoghi in cui i bambini giocano di solito (nel quartiere, a casa, a scuola). Per ogni luogo il bambino deve specificare con chi gioca, quando e a che cosa gioca.

INGLESE

The toys

SCIENZE

La funzione del gioco

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L'argomento viene introdotto dalla riflessione sulla funzione del gioco tra gli animali. La lettura del testo che segue aiuta a comprendere come il gioco sia uno strumento per apprendere e acquisire delle abilità. I cuccioli giocanoNon c'è spettacolo più bello dei gattini di poche settimane che fingono di lottare,si rincorrono, si abbracciano. Ma si divertono anche con la coda della madre, chequasi per provocarli si muove, si incurva, si raddrizza. Per i micini è un giocattoloeccitante che cercano di acchiappare in tutti i modi; come lo diviene del restoqualsiasi cosa, un bastoncino, una palla, un gomitolo di lana. I piccoli imparanocosì la difficile arte della caccia.Ma giocherelloni non sono soltanto i gattini. Lo sono anche i cuccioli delle tigri,delle giraffe, dei tassi, delle volpi... Si rincorrono, saltano, fanno capriole, sinascondono e aspettano al varco il compagno per coglierlo di sorpresa, si trastul-lano con ciuffi d'erba, si azzuffano in duelli innocenti.Il gioco, con gli inseguimenti, le corse sfrenate, i corpo a corpo, serve a fare di ognicucciolo un adulto agile e resistente, capace di sfuggire ai predatori e di inseguirele prede.Il gioco sarebbe una specie di corso per imparare a diventare adulto.(Adattamento da: http://www.caniegatti.com)Nel testo emerge che, per gli animali, il gioco ha le seguenti funzioni:• divertire;• esercitare il corpo (sviluppare agilità e robustezza);• imparare a cacciare;• apprendere a difendersi.A questo punto è possibile sviluppare il collegamento con il ruolo del gioco in un bambino

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CLASSI TERZE

ART.3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali

SIAMO TUTTI UGUALI O TUTTI DIVERSI?

Italiano

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L’insegnante scrive alla lavagna la prima parte l’articolo 3 della Costituzione italiana: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzionedi sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." SPERIMENTARE LA DIVERSITÀ Il docente chiede ai bambini: “È vero che siamo tutti uguali?” e invita loro a osservarsi. Divide poi gli alunni per gruppi, in base per esempio al colore dei capelli o degli occhi. Effettuata questa suddivisione, si passa a una ripartizione diversa, in base al sesso, per cui si formeranno due gruppi alternativi rispetto ai precedenti.L’insegnante chiederà agli studenti di dividersi nuovamente, questa volta in base allo sport che desidererebbero praticare (per esempio: nuoto, pallacanestro, ginnastica artistica…). E di nuovo i gruppi cambieranno.Con questa esperienza si vuole dimostrare alla classe che le diversità dipendono dai criteri di selezione utilizzati e che quindi non esiste un concetto di “diverso assoluto”, ma che si parla sempre di “diverso in relazione a”.Il docente fa riflettere poi gli alunni sulla parola pregiudizio, partendo dalla sua etimologia: il pregiudizio è un pre-giudizio, un’opinione convinta e spesso errata formulata prima della conoscenza effettiva di qualcosa o qualcuno.Si presenterà il video in lingua originale. (Il video proposto è in inglese con i sottotitoli in lingua.)All That We Share (https://www.youtube.com/watch?v=jD8tjhVO1Tc&t=12s) CONVERSAZIONENON VALUTIAMO LE DIFFERENZE Dopo la visione del video, l’insegnante invita gli studenti a un dibattito, ripartendo dall’attacco iniziale articolo 3 della Costituzione per arrivare a notare che sono elencate le differenze (“di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”) e che l’eguaglianza e la dignità sociale sono intese di fronte alla legge. Significa cioè che le differenze non spariscono ma che meritano, da parte di uno Stato, di non essere valutate nel giudicare una persona prima di conoscerla.

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NON VALUTIAMO LE DIFFERENZE

Matematica

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Anche nel piccolo mondo della scuola esistono tante differenze. Per esempio, tra compagni è facile ed evidente notare che si proviene da località molto diverse.Ci sono delle diversità facilmente riscontrabili in classe Se sì, quali? Ci sono inoltre differenze meno evidenti, ma altrettanto importanti.Con la partecipazione attiva degli studenti, l’insegnante crea alla lavagna (o su un cartellone) una tabella in cui vengono riportati i nomi degli studenti suddivisi in base alle preferenze qui indicate.Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero? (pagina 114) Raccogli i dati, cioè il numero delle preferenze, e registrale in una tabella di frequenza in cui sono riportate le seguenti voci:MI PIACE FARE SPORTMI PIACE DISEGNAREMI PIACE CANTAREMI PIACE LEGGERE Rappresenta i dati con un grafico a colonna (istogramma) o a disegni, (ideogramma), indicando sempre la legenda.   Interpreta i dati.Dall’ indagine effettuata puoi concludere che:hanno espresso la loro preferenza……..  ;il dato che ricorre con minor frequenza è ……..;la moda, cioè il dato che ricorre con la maggior frequenza, è…….  

LA RAZZA NON ESISTE

Scienze e storia

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Si riprende l’articolo 3 e si sottolinea il concetto di razza, sottolineando come scientificamente il concetto di razza non esista, perché le migrazioni dei nostri antenati hanno mescolato tutti i geni. Si può al massimo tentare di suddividere l’umanità attraverso alcuni gruppi di geni simili, che corrispondono all’incirca alla suddivisione geografica dei cinque continenti: eurasiatico, est asiatico, africani, americani e popolazioni dell’Oceania. Presentare il video in lingua originale.The Dna Journey  Far partire il video dal minuto 1:12https://www.youtube.com/watch?v=2tWrVJPmBpI In alternativa si può mostrare la copertina del “National Geographic”, tutto dedicato alle razze.       

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UNA SINFONIA DI LODI A UN SOLO DIO

Religione

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Si riprende l’articolo 3 e si sottolinea che tutti gli uomini sono uguali anche se professano religioni diverse. Il fine di ogni religione è la salvezza che si raggiunge attraverso valori condivisi quali la pace, l’amore e la fratellanza. L’insegnante introduce l’argomento con la visione del video: https://www.youtube.com/watch?v=1yx1Si2uHp8. Focalizza l’attenzione sul “simbolo” che genera nel ragazzo protagonista del video un profondo cambiamento di prospettiva nei confronti dello straniero. Mediante una massima di un pensatore musulmano, il docente stimola una discussione. Poi presenta citazioni e preghiere che contraddistinguono i diversi credi religiosi, di cui i bambini disegnano i simboli e i luoghi di culto.   

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DIFFERENZE DI GENERE

Geografia

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Si riprende l’articolo 3 e si sottolinea che tutti gli uomini sono uguali senza distinzione di sesso.L’insegnante introduce un terzo tipo di differenza quella tra maschio e femmina. Spesso questa differenza produce una disuguaglianza molto discriminante tanto che la sua eliminazione costituisce il quinto obiettivo dell’AGENDA 2030.Prima di analizzare il concetto di parità di genere, l’insegnante introduce e presenta brevemente l’Agenda 2030.  AGENDA 2030 COS’È?Pag. 4 dell’Agenda di Educazione Civica allegata al testo. Invita quindi i ragazzi alla riflessione dopo aver visto il video:https://www.youtube.com/watch?v=sLI70MkKVCI&ab_channel=Fanpage.itPer la seconda parte, lo spunto di riflessione viene offerto dalla vignetta postata dal miliardario indiano Anand Mahindra in solidarietà alle donnelavoratrici, diventata virale sui social nel marzo 2019. 

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ESSERI UMANI

Musica e arte

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A conclusione del percorso, l’insegnante di musica propone l’ascolto della seguente canzone: -        Esseri Umani- Marco Mengoni I bambini memorizzano il testo, la intonano e illustrano con diverse tecniche i messaggi espressi

CLASSI QUARTE

ART. 4

-L'importanza del lavoro

-Il lavoro contribuisce al progresso della società

CLASSI QUINTE

ART.5
-L'Ordinamento della Repubblica.

-Il ruolo delle autonomie locali

SCUOLA DELL'INFANZIA

ART. 9

I comportamenti rispettosi dell'ambiente

Il patrimonio artistico del Paese

Il senso di appartenenza alla comunità

Il valore della diversità

ART. 10

La collaborazione con i compagni

La conoscenza di se stessi attraverso il confronto con chi è diverso

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

ART. 6

Le minoranze linguistiche in Italia

Elementi di mediazione linguistica ai fini del superamento dei conflitti

ART. 7

I principi della laicità dello Stato

Le differenze tra Stato confessionale, teocrazia, Stato laico, ateismo di Stato

ART. 8

Il valore del rispetto di tutte le religioni

Il dialogo interreligioso

ART. 9

La ricerca tecnico-scientifica e le sue ricadute nella vita quotidiana

Costruzione di buone praticche in materia ambientale

ART. 11

La pace e la guerra nella storia

La violenza nei film, nei testi letterari, negli esperimenti scientifici...