LA PELLE DELL'EDIFICIO

Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris (La Chaux-de-Fonds, 6 ottobre 1887 – Roquebrune-Cap-Martin, 27 agosto 1965), è stato un architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese.

Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris (La Chaux-de-Fonds, 6 ottobre 1887 – Roquebrune-Cap-Martin, 27 ago

L'Unité d'Habitation
de Marseille, 1947 - 1952

La Maison Dom-ino di
Le Corbusier.
Note_
[Le Corbuier et P. Jeanneret,
Oevre Complète
1910-1929; a cura di W. Boesiger]

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La Maison Dom-ino di Le Corbusier.Realizzata secondole indicazioni del 1914,lega il tema della residenzaallaproduzione industriale.La Maison Domino è,di fatto,un sistema strutturale del tutto indipendente dall’organizzazione interna della casa :uno scheletro in cemento armato provvisto di fondazione, elementi portanti in elevazione,una scala interna e tre solai. Qui troviamo i concetti che saranno in seguito teorizzati da Le Corbusier nè I cinque punti di una nuova architettura: - I pilotis, il tetto giardino,la pianta libera,la finestra a nastro continuo, la facciata libera.

Maison Dom -ino di Le Corbusier

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Le CorbusierI cinque punti dell'architettura modernaNel suo testo teorico Vers une architecture, Le Corbusier aveva enunciato in cinque punti i principi chiave dell'architettura moderna, tutti resi tecnicamente possibili dall'introduzione del calcestruzzo armato come materiale primario dell'edilizia. Il calcestruzzo armato (detto comunemente, ma impropriamente cemento armato) consiste in una malta di cemento e sabbia nella quale sono annegate strutture di ferro (tondini incatenati o reti). Il calcestruzzo garantisce un'ottima tenuta alla compressione, mentre il ferro dà al materiale una straordinaria capacità di resistenza alla trazione, cioè alle forze che tendono a flettere la struttura. • I Pilotis (piloni) sostituiscono i voluminosi pilastri o muri portanti che penetravano fin dentro il terreno, per fungere da fondazioni. I pilotis sono invece colonne o piloni di calcestruzzo armato, che possono essere anche molto snelli, i quali poggiano su dei plinti e sostengono i solai, anch'essi in calcestruzzo armato. L'edificio è retto così da sostegni puntiformi, che elevano la costruzione separandola dal terreno e dall'umidità. L'area resa così disponibile a piano terra può essere utilizzata come giardino, garage o addirittura, in città, per far passare strade. • Il Tetto-giardino (tetto a terrazza seminata a prato) restituisce all'uomo il verde, che non è solo sotto ma anche sopra l'edificio. Sopra la copertura impermeabile del tetto viene messo uno strato di terreno, sul quale possono vivere erba e piante. Il tetto giardino ha una funzione coibente nei confronti dei piani inferiori e trasforma la copertura della casa in uno spazio abitabile e godibile. • Il Plan libre (pianta libera) è resa possibile dalla creazione di uno scheletro portante in cemento armato che elimina la funzione delle murature portanti che 'schiavizzavano' la pianta dell'edificio, permettendo all'architetto di costruire l'abitazione in tutta libertà e disponendo le pareti a piacimento. • La Facciata libera è una derivazione anch'essa dello scheletro portante in calcestruzzo armato. Consiste nella libertà di creare facciate non più costituite di murature aventi funzioni strutturali, ma semplicemente da una serie di elementi orizzontali e verticali i cui vuoti possono essere tamponati a piacimento, sia con pareti isolanti che con infissi trasparenti. • La Fenêtre en longueur (o finestra a nastro) è un'altra grande innovazione permessa dal calcestruzzo armato. La facciata può infatti ora essere tagliata in tutta la sua lunghezza da una finestra che ne occupa la superficie desiderata, permettendo una straordinaria illuminazione degli interni ed un contatto più diretto con l'esterno. Questi canoni esposti da Le Corbusier verranno applicati in una delle sue più celebri realizzazioni, la villa Savoye a Poissy, nei dintorni di Parigi.Note_[Le Corbusier et P. Jeanneret, Oevre Complète 1910-1929; a cura di W. Boesiger]

Villa Savoye, Poissy 1928 - 1931

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La facciata libera è resa possibile dall'adozione dello scheletro portante in calcestruzzo armato in sostituzione dall'eliminazione di murature perimetrali con funzione strutturale

Sottoargomento

La pelle è sia l'epidermide che il tessuto connettivo[...]

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La"pelle" è sia l'epidermide che il tessuto connettivo, permette all'organismo di autoregolarsi e di gestire il rapporto con l'esterno; come una pellicola sensibile in continua trasformazione porta i segni del corpo, gli odori, i colori, gli umori, il tempo.Nell’ architettura la pelle, l’epidermide corrisponde all’ involucro dell’edificio, legato in maniera viscerale alla tecnologia ed a suoi complessi processi costruttivi; tecnologia che cambia l’itinerario del processo compositivo nel suo insieme e con esso i materiali, il loro impiego e conseguentemente la concettualità dei loro tradizionali significati.L’involucro non corrisponde più necessariamente alla muratura perimetrale portante, come tradizionalmente eravamo abituati a vedere, la facciata sì ritmicamente con elementi strutturali a volte arbitrari, sviluppando così una seconda facciata sovrapposta, concependo l’edificio come muro verso l’esterno o come punto focale di una prospettiva per poter dialogare con una piazza con una strada; composizione diretta alla costruzione di una scenografia urbana.Le Corbusier ci permette, con la struttura puntiforme, di separare anche concettualmente, l’ossatura portante e i contenuti spaziali  dell’edificio dalla pellicola che lo isola  dall’esterno.Sarà importantissimo per il razionalismo italiano che sperimenterà negli anni cinquanta e sessanta l’uso del telaio come elemento simbolico, gabbia/tridimensionale che diventa facciata trasparente, o come fa Moretti nella casa Girasole a Roma, dove il telaio è arretrato e il tamponamento è puro diaframma tra interno ed esterno, arrivando così all’architettura contemporanea  la quale considera l’involucro come elemento/mutante, sensibile, Pelle, che esibisce il proprio contenuto tecnologico e umano attraverso l’utilizzazione di materiali trasparenti e traslucidi, i quali vivono in rapporto di reciproca collaborazione. L’involucro smette di esplicitare la propria consistenza tettonica affidandosi alle caratteristiche materiche e alla stratificazione della superficie. All’essenzialità dello spazio interno, corrisponde una ricercatezza di effetto esterno, così i volumi contenitori giocano sulla loro pelle la capacità di comunicare[...].Da - pubbl. in Questioni di progettazione, saggi critici di C.La Cava nell'ambito dell'esperienza del Laboratorio di Progettazione architettonica e urbana 1 del Corso di Laurea in Tecniche dell'Architettura e della Costruzione (T.A.C.) a cura di R. PanellaGangemi Editore, collana Print - Didattica, Roma 2004

J.Nouvel.
Fondazione Cartier, Parigi 1991-94

Tutto il volume è pensato trasparente, come grandi porte scorrevoli, le pareti si aprono in estate, in assoluta continuità con lo spazio urbano.L'angolo dell'edificio sembra smaterializzato.

M. Sacripanti, con F .Frigerio, M. Mafai, R. Nigro, L. Tombini,
progetto per il grattacielo Peugeaut
Argentina,Buenos Aires 1961
Struttura/pelle,
stimolazioni multimediali
L'oggetto architettonico è insolito: una combinazione di griglie decostruttive, una serie di piante logicamente asimmetriche, la negazione e contemporanea affermazione dei principi moderni.Intuizione tra il visionario Pop e il concettuale. Sacripanti ha da tempo intrecciato amicizie e relazioni intellettuali con Mafai, Perilli, Capogrossi e forse proprio questo fa si che sfoderi una diretta, esplicita parlata cosmopolita, spara in facciata grandi scritte nell'esperanto della comunicazione pubblicitaria, mentre scompone la massa edilizia in intrecci di lettering e tettonica.

mappa

J.Nouvel.
Istitut du Monde Arabe Parigi 1991

L'edificio che si impone all'attenzione mondiale del 1992 come macchina per catturare la luce.
Nouvel cela la qualità interna dell'edificio, la sua struttura portante, il suo funzionamento in termini tecnologici per porre, l'edificio come veicolo concettuale di trasmissione di appartenenza collettiva alla modernità.
L'IMA è una vetrina della cultura araba a Parigi, è la trasposizione in linguaggio occidentale della cultura orientale.
La sua facciata a sud è costituita da pannelli di acciaio e vetro mossi da 25.000 diaframmi flessibili, comandati da 500 motori, collegati da un computer che ne regola l'apertura a seconda della luce esterna.

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Le Corbusier,cappella di
Notre - Dame du Haut
Francia, Ronchamp 1950 - 55
muro/abitato
Guscio sospeso e posato su muri grossi dentro ai quali vi abita
l'intelaiatura del cemento, gli strombi e sguinci sfondano la parete interna e perforano la facciata (pellicola di 4 cm. di solido cemento gettato mediante il "canon à ciment" su griglia di lamiera stirata, a maglie fitte).

Steven Holl
Padiglione di Amsterdam,1996-2000
Diafana pellicola, colorata calibratura della luce come Le Corbusier, proporzioni invisibili e colore visibile. Strato composto da molte pelli, angoli morbidi non netti. Strati di materiale poroso:rame verde all’esterno, compensato forato(fori di diametro diverso)

WORK IN PROGRESS

ARCHIVIO - RAGAZZI

Herzog & de Meuron
azienda vinicola Dominus, Yountville,California,1997







Rettangolo che si estende per circa 135 metri, privo di inflessioni ha l’aspetto di un monolito massiccio, ricordando da lontano una tipica costruzione rurale. La composizione delle pareti è fatta da gabbie di rete di acciaio sostenute da una struttura pure in acciaio. Adottando un sistema di contenimento studiato per le trincee stradali, creando una sezione astratta della geologia locale.

SEZIONI /PROSPETTI

SEZIONI /PROSPETTI

Edificio adagiato su di un dislivello di 6 m. e compressotra il fiume Nervion, i binari ferroviari e un altissimo ponte. Edificio composto da tanti volumi accatastati, pochi dei quali corrispondono allo sviluppo di spazi interni.Volumi rivestiti in buona parte da lamiera di titanio, che lo fa apparire immenso ma anche senza dimensione.. Come ogni foglio di titanio, la luce sulla sua pelle è continuamente variabile.

Frank O. Gehry e Associates
Museo Guggenheim,Bilbao 1996

Ramo principale

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Sito ufficiale studio

FIUME NERVION